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martedì 31 agosto 2010

SCRIVE L’ASSESSORE NUCERA A PROPOSITO DELLA “FESTA DELLA BIRRA”


MUSSOMELI – Sta suscitando interesse, ma anche discussioni e riflessioni, la “festa della Birra”, programmata nella prima settimana di settembre ed inclusa nel carnet degli appuntamenti dell’estate organizzata dal Comune, in collaborazione di Enti ed Associazioni private. A tale riguardo, l’assessore allo Sport Turismo e spettacolo Enzo Nucera in una nota scrive: “Visto il grande interesse con il quale, il Castello Incantato, osservatorio per eccellenza del nostro territorio, ha attenzionato, con un articolo pubblicato in data 23 – c. m, la manifestazione “Festa della birra”, prevista nel calendario estivo di questo Comune nei primi di settembre e organizzata con la collaborazione del pub Momea e della Proloco, si vuole precisare che scopo primario della stessa è quello di dare un forte messaggio mediatico e di alto contenuto sociale al fine di indurre i nostri giovani a prendere coscienza dell’importanza del saper bere, con la massima precauzione e con moderazione. Al bando gli eccessi e rispettiamo la vita. Questo è il monito che vogliamo far veicolare. Aiutiamo i nostri figli a scegliere con consapevolezza quando e come consumare le bevande alcoliche ma il tutto con razionalità e intelligenza.
L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha redatto un decalogo per abbatterne il consumo eccessivo e a tal proposito ha offerto una serie di utili suggerimenti che questo Assessorato intende far propri. Ed è qui che grazie a l’impostazione della sagra e alla grande disponibilità del Momea, che mette a propria disposizione la propria struttura e anche supporto economico vuole fare giungere alle famiglie dei tanti giovani che affollano i vari Pub ,oggi non vengono lasciati soli nella ricerca verso orizzonti e scelte sbagliate , anche di andare girando locali fuori porta , con rischi che si raddoppiano sulle strade soprattutto sotto l’effetto dell’alcool . Questa settimana della birra sarà mirata a dare la giusta informazione ai nostri giovani che per natura sono poco inclini al conformismo. E bene allora sfruttare questa sana predisposizione per osservare e smontare con loro le pubblicità sugli alcolici trasmesse dai media. Può essere un ottimo esempio per incrementare la capacità critica su ciò che la pubblicità promette e che poi, di fatto, non trova riscontro nella realtà quotidiana. I ragazzi sempre più frequentemente bevono per superare difficoltà di relazione, e assumere un ruolo all’interno del gruppo. Quando l’alcol acquista un valore comportamentale, ai genitori spetta un ruolo chiave: dare il buon esempio, creando un ambiente familiare in cui la presenza dell’alcol è visibile, ma “L’aumento del consumo dell’alcol da parte dei giovani è un problema che deve essere affrontato con senso di responsabilità da tutte le istituzioni sociali. Il buon esempio e l’educazione certamente devono partire dalla famiglia, ma per contrastare la cultura dello sballo serve un’azione sinergica di diverse componenti: la scuola, le istituzioni, i media e le aziende produttrici”. Così Antonio Affinita, direttore delle relazioni istituzionali del Moige (Movimento italiano genitori), commenta i dati Istat sull’uso e l’abuso dell’alcol in Italia. “Le campagne di prevenzione rivolte ai giovani – sottolinea in una nota Affinita – non possono essere calate dall’alto senza che ci sia al riguardo una presa in carico collettiva. I genitori sono certamente i primi a essere chiamati in causa, in particolar modo attraverso l’esempio quotidiano. Fuori dalla famiglia però – ha concluso – ognuno deve sentirsi chiamato a fare la sua parte, senza proibizionismi ma con una educazione responsabile”.

Carmelo Barba

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