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sabato 7 agosto 2010

Gol targato “sindaco Calà “, dedicato alle casse vuote di Mussomeli


MUSSOMELI – Il sindaco Calà ha dedicato il suo goal alle casse vuote di Mussomeli. “La partita del cuore”o la partita dell’amicizia, proposta dall’Assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo Enzo Nucera è stata unanimemente condivisa dagli uomini del Palazzo di Città. Ancor prima che iniziasse la partita, l’altro ieri sera, i protagonisti della serata avevano già messo piede nel piazzale Mongibello, certamente per riscaldare i muscoli, ma sopratutto per dare testimonianza di condivisione ad una iniziativa, che nell’intento dei suoi organizzatori, vuole essere quello di unire sempre più le forze politiche, certamente nel rispetto dei propri ruoli, per aiutare e “salvare” il paese, facendolo uscire dalla crisi, riconosciuta da tutti. Alle ore 20,38, Piazzale Mongibello accoglie l’inno di Mameli. Ben visibili l’arbitro Lucio Sapia e i capitani delle due squadre, rappresentate dal sindaco Salvatore Calà per i Rossoblu e dal mancato sindaco alle ultime elezioni Pasquale Mistretta per i biancoblu. Schierata in una grande linea retta l’intera formazione, composta dal sindaco, Vice Presidente del Consiglio, Assessori e consiglieri comunali, pronti a dare spettacolo con la loro prestazione. Questa la squadra dei rossoblu, capitanata dal Sindaco Salvatore Calà che ha indossato la maglietta n.11; Salvuccio Alessi n.17, Leonardo Curiale n. 7, Vincenzo Munì n.9, Totuccio Navarra n. 4, Salvatore Mantio n.5, Sebastiano Sorce n.16, Giuseppe Sorce n.6, Gianni Geraci n.2, Gaetano La Piana n.13, Vincenzo Nucera n.14, Salvatore Capodici n.3. Questa, invece, la squadra biancoblu, invece, capitanata da Pasquale Mistretta che ha indossato il n.18: Antonello Morreale col n.15, Salvatore Domenico Montagnino n.20, Giuseppe Mancuso n.14, Salvatore Toti Nigrelli n.10 e Domenico Blandino n.2. Scambio iniziale di bandierine, dunque, fra i due capitani Salvatore Calà e Pasquale Mistretta e al fischio dell’arbitro Lucio Sapia i riflettori sono stati puntati sugli uomini delle istituzioni che si accingevano a giocare la partita del Cuore. Numericamente vistosa la rappresentanza dei rossoblu, un po’ meno quella dei biancoblu, ma tutti sorridenti e pronti ad accettare qualsiasi risultato di questo calcio a 5. E’ stato quasi fulmineo il primo goal segnato proprio dal primo cittadino Salvatore Calà, che ha fatto anche salti di gioia, portando subito in vantaggio, la sua squadra. Anche i biancoblu, con Toti Nigrelli, hanno portato a casa l’unico Gol. E’ inutile nasconderlo, la maggioranza consiliare ha avuto la meglio in questa “amichevole” che, comunque, è stata giocata nel segno dell’allegria. Risultato Finale: 8 -1 per la squadra del sindaco Calà. Per i rossoblu hanno segnato Calà 1, Curiale 2, Nucera 1, Sorce 1, Munì 1, Geraci 1; per La squadra biancoblu ha segnato Toti Nigrelli. Alla fine, stretta di mano, mentre piazzale Mongibello ha continuato ad accogliere altri sportivi per altre partite.Una serata, dunque, tutta sportiva. Per il consigliere Antonello Morreale “una bella iniziativa fra colleghi vissuta fuori dal Palazzo”;Per Pasquale Mistretta “Prove tecniche di dialogo”; per Domenico Montagnino “Una iniziativa fine a sé stessa”; per Giuseppe Mancuso, “Lodevole iniziativa, in quanto lo Sport unisce e non divide; in queste iniziative non bisogna guardare i colori politici , ci si augura che ce ne siano altre”. Anche il consigliere Domenico Blandino è sulla stessa lunghezza d’onda. L’ex consigliere Terenzio Alio si complimenta con l’assessore Nucera per l’iniziativa “davvero lodevole, Un buon inizio di collaborazione per i diversi schieramenti”.Molto più esplicito il vice sindaco Filippo Misuraca: ”L’iniziativa di oggi con la partita del cuore fa parte dell’iniziativa dell’Amministrazione comunale, caratterizzata da un filo conduttore che è quella dell’aggregazione e l’unione nell’interesse della comunità.Nella partita del cuore non ci saranno né vinti né vincitori; al di là del normale antagonismo sportivo vincerà sempre Mussomeli.L’amministrazione si è caratterizzata in questi primi 60 giorni e vorrà continuare a caratterizzarsi nel rilancio socio economico di Mussomeli con l’apporto di tutti”. Per l’assessore Nucera, attraverso questa iniziativa, vuole lanciare “una sensazionale intesa” per “salvare il paese”.
IL COMMENTO
La Partita del cuore, una gara per dare un calcio alle divisioni
Dopo la perdita delle elezioni, la minoranza rimedia una pesante sconfitta anche sull’improvvisato campetto di calcio a 5 di piazzale Mongibello. Pescando dalla terminologia politica, si potrebbe parlare di risultato bulgaro nel commentare la “Partita del cuore” di giovedì sera, e che per una volta ha visto scontrarsi maggioranza e opposizione non già dietro ai banchi del Consiglio, né tantomeno dal palchetto dei comizi: ma su un piccolo quanto improbabile rettangolo di gioco. La maggioranza schiaccia la minoranza 8 a 1. E persino il sindaco Calà (aiutato dal fattore c), insacca e segna il proprio punto personale. “Un gol- risponde alle domande dei cronisti- che dedico alle casse vuote del Comune”. La maggioranza (nomen omen) ha avuto dalla sua parte la forza dei numeri: tra consiglieri e assessori la panchina è apparsa più folta di quella dell’Inter. A difendere i colori dell’opposizione, una pattuglia di coraggiosi eroi: sei consiglieri in tutto. A capitanare il drappello in maglia biancoblu, il candidato sindaco Pasquale Mistretta: per lui un replay dei tempi passati, quando tirava calci sotto il blasone della mitica “Manfredonica”. Gli acciacchi del tempo non lo hanno risparmiato; ma a differenza di qualche collega è sembrato immune dalla ciccia imperante. Nonostante la passione e il vigore, c’è chi ha dovuto fare i conti con i chili di troppo, altri con i propri corpi anchilosati da anni di pigrizia fisica. In certi frangenti è parsa la classica partita tra scapoli e ammogliati di fantozziana memoria, e a causa dell’età, qualcuno privo di occhiali ha scambiato i piedi altrui per un improbabile prolungamento geometrico della sfera. Per fortuna la partita è durata meno di 90 minuti: il rischio di approntare un dibattito politico in un’infermeria sarebbe stato più che probabile.

Giuseppe Taibi

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