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venerdì 27 agosto 2010

NUCLEO SPECIALE DEI VIGILI E TELECAMERE CONTRO L’ABBANDONO DEI RIFIUTI


MUSSOMELI - Telecamere piazzate negli angoli della città e un nucleo ambientale interno al corpo dei vigili urbani. Sono queste le prime contromosse all’incuria dilagante di molti mussomelesi e che con estrema disinvoltura, abbandonano quasi quotidianamente e nelle strade cittadine, materiali ingombranti di ogni tipo. “Reperti casalinghi” e che adesso sono stati assurti a simboli repellenti (e a volte maleodoranti) della maleducazione strisciante di una parte della comunità. Ma l’Amministrazione comunale adesso dice basta. Dopo avere dichiarato guerra al volantinaggio selvaggio, dopo avere rivoluzionato gli usi degli ambulanti del mercato settimanale a cui è stato imposto l’obbligo di smaltire i propri scarti, il sindaco Salvatore Calà allarga il raggio d’azione dei provvedimenti e punta sulla prevenzione e soprattutto sulla repressione. “Ne abbiamo parlato in Giunta- spiega il primo cittadino- siamo tutti concordi che bisogna attuare un contrasto serio ed efficace a difesa dell’ambiente, anche attraverso misure rigidi e radicali. Nelle prossime ore mi incontrerò con il comandante dei vigili urbani Vincenzo Calà e con lui definiremo i particolari di questo piano contro l’abbandono dei rifiuti”. In primis, come primo atto verrà istituito un nucleo speciale ambientale interno al corpo dei vigili urbani. Verranno impiegati 3 uomini, i quali si occuperanno quasi esclusivamente di combattere e reprimere il fenomeno. A comandare il nucleo si fanno i nomi dei due agenti più alti in grado dopo Vincenzo Calà: Attilio Frangiamore (attualmente vice comandante) e Salvatore Mancuso. A seguire, verranno disseminate in alcuni punti critici della città delle telecamere. “L’unica soluzione per mettere fine all’inciviltà- è il credo di Salvatore Calà- non può che prevedere la repressione. Vorrei ricordare che oramai abbandonare rifiuti ingombranti in strada è un reato punibile con l’arresto”. Nel solco di questa battaglia s’inquadrano i contatti tra l’Amministrazione comunale e il comandante della Compagnia dei carabinieri Gabriele Tadoldi. “So che anche da parte del capitano Tadoldi c’è l’interesse a reprimere il grave fenomeno. Conosco la sua sensibilità sul tema. Bisogna che ci sia una sinergia anche con l’Arma per estirpare dalla radice questa cultura”.

Giuseppe Taibi

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