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giovedì 22 luglio 2010

Emigrato da 40 anni torna a Mussomeli e incontra la sua maestra


Mussomeli. Emigrato quarant'anni addietro in Inghilterra in cerca di fortuna, il sessantacinquenne Michele Amico non ha mai dimenticato il suo paese dov'è nato e così, non di rado, torna a Mussomeli per trascorrere un periodo di ferie per riscoprire i sapori di una volta e ritrovare i giorni dell'infanzia perduta. Allora tutto era diverso e seppure la povertà e l'analfabetismo allignavano in ogni casa, egli aveva frequentato le scuole elementari. E di quella maestra, Liboria Calà detta Bonuzza, oggi ottantaseienne, conservava in cuore un bel ricordo. Tuttavia, per un motivo o per un altro, per oltre mezzo secolo non aveva più avuto occasione di vederla e con lei intrattenersi sui giorni andati.
La lacuna è stata colmata grazie ad un incontro fortuito avvenuto l'altra sera col prof Tonino Calà, fratello del sindaco e nipote della maestra. «Quando ha saputo che la sua maestra Bonuzza era mia zia, mi ha chiesto subito sue notizie e una volta appreso che stava bene -racconta il prof Calà- mi ha chiesto subito di vederla. L'ho accontentato ed è stato commovente vedere alunno e maestra riabbracciarsi e rievocare quei giorni, quando a Mussomeli si registrarono i tafferugli dell'acqua (1954) e la maestra proteggeva i bambini facendo percorrere loro un percorso alternativo per raggiungere la scuola all'epoca ubicata nel chiostro della Madonna. Tanti ricordi legati ad un tempo che non c'è più, compreso il piccolo braciere che la maestra utilizzava in classe per scaldare l'ambiente gelido nel periodo invernale». E questo pomeriggio, alunno e insegnante si ritroveranno ancora per ricordare il tempo passato.
Della maestra Liboria Calà nata a Mussomeli il 26 gennaio 1924, sorella di Salvatore Calà (maresciallo dell'aeronautica militare, morto nel 1984) e di Vincenzo Calà (barbiere, morto nel 2008), quest'ultimo padre dell'attuale sindaco Salvatore Calà (del prof Tonino e di Maurizio sindacalista), ne parlano tutti bene in città. Liboria Calà si diplomò durante il periodo della seconda guerra mondiale e diventò di ruolo nel 1952 a Mussomeli dove insegnò per circa sedici anni, poi insegnò a Palermo presso le scuole speciali dell'Ospizio Marino. Prima di passare di ruolo insegnò anche nelle scuole popolari di Mussomeli, e per un anno presso le scuole di campagna.
«Volevo incontrare di nuovo la mia maestra -aggiunge l'ex alunno- perché di lei conservo un ricordo dolcissimo. Amava insegnare ed amare tutti noi alunni come se fossimo figli suoi e ci ha insegnato tanto, non solo a leggere e a scrivere, ma anche ad essere gli uomini del domani».

R. M.

21/07/2010

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