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sabato 15 maggio 2010


Cari concittadini,
Mussomeli ha bisogno di superare quella che viene chiamata la sindrome di “Pietru e Paulu”, la divisione, la lacerazione della popolazione che ha prodotto rancori e risentimenti personali. Mi sembra indispensabile svelenire il clima politico del Nostro paese, lasciando perdere chi ha fatto o non ha fatto o non ha potuto fare, e per tale motivo rivolgo un accorato appello ai miei avversari politici che rispetto e ai quali dico che, se dovessi essere eletto Sindaco, chiederò loro tutta la collaborazione possibile.
Qualcuno sostiene che non sono di Mussomeli perché lavoro e abito a Palermo. Forse, proprio perché manco da tanti anni, mi sento più mussomelese di tanti altri perché non ho mai reciso il legame con la mia terra, con le mie radici. Sono un tecnico con la passione della politica, un esperto di finanza agevolata e so bene che una buona amministrazione richiede la collaborazione di tutta la politica, sia regionale che nazionale, e sostengo che sarebbe un grave errore pretendere di potere fare da soli senza la collaborazione e il supporto dei partiti e dei politici, includendo sicuramente il contributo importante e decisivo della società civile, del volontariato, dell’associazionismo.
Sono un uomo libero in credito con la politica anche perché in questi anni d’impegno professionale non ho mai negato la mia disponibilità e la mia esperienza. Nel mio paese, dove ho trascorso la mia infanzia e destinato tutto il mio tempo libero, ho potuto recentemente osservare una condizione di degrado ed abbandono. Ho provato un sentimento di dispiacere e non potendo rimanere impassibile, mi sono detto che non potevo, anche per onorare la memoria di quanti hanno edificato e costruito nel tempo, non impegnarmi per la nostra comunità assumendomi con senso di sacrificio la responsabilità e la voglia convinta di provare a risvegliare in tutti noi la necessaria dedizione che dobbiamo alla nostra terra.
Ho avuto modo, per via del mio lavoro, di conoscere altri piccoli paesi della nostra Sicilia che grazie alla laboriosità e generosità delle proprie popolazioni hanno fatto passi da gigante sviluppando economie e socialità. Paesi che hanno sfruttato appieno le risorse finanziarie messe a disposizione dalle norme comunitarie, grazie alla loro capacità progettuale e all’impegno di tanti cittadini ricchi di iniziativa e di volontà di fare. Progettualità che spesso è mancata alla nostra Mussomeli, un po’ distratta rispetto alle opportunità messe a disposizione dall’Europa, tranne per qualche sparuta eccezione.
Il mio programma racchiude una parola chiave: risanare per rilanciare. Risanamento con equità fiscale, risanamento dei conti del comune, risanamento dell’ambiente, dell’abitato, delle strutture fatiscenti ed abbondate del paese, risanamento del modo di amministrare porgendo cura ed attenzione ai cittadini da parte della macchina burocratica comunale. Risanamento morale e del tessuto sociale per ridare slancio e fiducia ai giovani, certezze di lavoro agli adulti e serenità ai nostri anziani, spesso soli e non assistiti.
Ho chiesto ai miei sostenitori e ai miei alleati lealtà e serietà, valori senza i quali il Nostro progetto per Mussomeli rischierebbe di fallire. Ho colto in molti cittadini la convinzione che questa occasione offerta dalle elezioni amministrative è l’ultimo treno che ci rimane a disposizione per risanare e risollevare Mussomeli. Sicuramente, se eletto, sarò il Sindaco di tutti i Mussomelesi, chiedendoVi lealtà e collaborazione. Se qualcuno degli attori di cui ho parlato dovesse venire meno a quanto convenuto prenderò le dovute decisioni per non fare mancare alla nostra città una guida stabile e sicura.
Ecco perché, cari concittadini, mi sento di chiederVi il voto con il “cuore”, le “idee” e i “fatti”, ringraziandoVi per l’attenzione e la fiducia che mi vorrete accordare.

Mussomeli lì, 10/05/2010

Il candidato a Sindaco
Salvatore Calà

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