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giovedì 29 aprile 2010

«PER LO SVILUPPO ECONOMICO DI MUSSOMELI? PENSO A UN DISTRETTO DELLA METALMECCANICA»


MUSSOMELI. Era stato etichettato come colui che probabilmente sarebbe stato il meno presente dei nuovi assessori, stante il suo lavoro di dirigente all’Irfis (Istituto Regionale Finanziamento Imprese Siciliane) a Catania e con la famiglia che risiede a Palermo. Nei fatti, il vicesindaco Salvatore Calà, del Pd, da quando si è insediato e sino al prossimo 10 settembre, si è materialmente trasferito a Mussomeli (dove vivono la mamma e il fratello tonino), e presta servizio a tempo pieno al comune. A lui il sindaco ha affidato le deleghe alla programmazione del territorio, urbanistica e finanze. Una definizione complessa per aggirare quello che stava per diventare uno scontro frontale con gli alleati a cui il sindaco ha affidato lo sviluppo economico (andato all’imprenditore Peppuccio Misuraca). E su tale assegnazione di deleghe, quando già l’accordo sul programma e sui nomi degli assessori era bello e fatto, si è rischiato la rottura. Il buon senso tra le parti alle fine ha avuto la meglio e l’assegnazione delle deleghe con un piccolo espediente, ha varato la nuova giunta che si è messa subito all’opera con l’entusiasmo tipico dei neofiti.
Quali iniziative ha intrapreso dall’atto del suo insediamento?
«Sto iniziando a stilare un documento di programmazione economica dove gli altri assessorati faranno confluire le loro indicazioni, così da presentare un piano di sviluppo economico complessivo. La concertazione delle priorità dei singoli assessorati rientrerà quindi in tale documento».
Niente ferie ad agosto?
«Niente ferie. Trascorrerò l’intero mese a lavorare al comune e vi resterò sino al 10 settembre. Come usa dirsi: mi sono trasferito armi e bagagli a Mussomeli, dove risiedo stabilmente».
Che situazione ha trovato al comune?
«Sono in fase di esplorazione ma è chiaro che nel passaggio da un’amministrazione all’altra ci sono molte situazione e problemi da affrontare e risolvere. I due anni caratterizzati da due formazioni che si sono avvicendate non hanno consentito di dare organicità, funzionalità e continuità al piano della progettualità. Dovrò quindi verificare ciò che è stato fatto e ciò che si stava avviando o che non si è potuto avviare, considerando appunto la discontinuità di governo che ha caratterizzato questi due anni».
Cosa si propone di realizzare a breve termine?
«Le mie priorità sono gli strumenti di sviluppo economico che passano attraverso l’adozione del Prg e l’area industriale. Quindi lavorare sul contratto di programma locale che potrebbe coinvolgere anche gli altri comuni limitrofi e realizzare un distretto della Metalmeccanica».
Chiariamo meglio l’assegnazione delle sue deleghe sulle quali si è sfiorata la rottura tra Pd e Mpa.
«Le mie deleghe sono state condivise, c’era stato un pasticcio di definizione ma le intese erano queste, cioè a dire la programmazione economica del territorio, urbanistica e finanze. A me è stata attribuita la programmazione sul territorio che è più consona al mio status quo, mentre le attività produttive sono andate ad un altro assessore. Nessuna rottura quindi, ma una migliore sinergia tra le forze in campo».

ROBERTO MISTRETTA

TRATTO DA "LA SICILIA" DELL'11/08/2009

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